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19 Gennaio 2012 - Enigma in Risoluzione?


Se in giro per il mondo, c’è qualcosa che “eppur si muove”, al contrario, da noi, ci si limita a non scendere, sfidando la forza di gravità…

L’intervista a V. Peracchi.



Ha altri quattro titoli italiani da suggerire ai lettori del nostro sito, come quelli che mi dette la volta scorsa, a fine novembre?

Non me li ricordo, sono andati bene?


Eccome!

Allora ho sbagliato, meglio non ci riprovi!


Fosse andato così tutto il nostro listino!… Cosa pensa oggi di Piazza Affari?

Che non vi sia nome più sbagliato!
Questo, cercando di scherzare.
Seriamente, invece, stallo pericoloso, enigmistico, e la situazione cambierebbe davvero soltanto sopra 17.250 punti.
Sembra distante anni luce.
E, se in giro per il mondo, c’è qualcosa che “eppur si muove”, al contrario, da noi, ci si limita a non scendere, sfidando la forza di gravità.
Tutta fisica e astrofisica, insomma!
Non lo nego: il FTSE-Mib è un mercato difficilissimo da analizzare in questo momento, preciso, poiché sta vivendo una fase laterale in contrazione (ma ancora altamente volatile), che potrebbe poi sorprendere in entrambi i sensi e risolvere l’enigma, sperando non siano tre come quelli della Turandot pucciniana!
Anche trilaterali potrebbero essere i downgrade, arrivassero le cavallerie rusticane di Moody’s e Fitch, tuttavia non fanno male più di tanto, anzi!
Soltanto una nuova “moda”.
Ormai, d’altra parte sono ampiamente nei prezzi; ci ha pensato il mercato stesso a downgradarci e già da tempo addietro, ma quel che fallisce a oggi è la capacità di reazione.
Proprio ieri il DAX è riuscito a rinverdire i massimi relativi di fine ottobre, oltre quota 6.350 e l’Italia invece è rimasta miseramente al palo.
Due dati:
DAX – Minimo di settembre: 5.072; Massimo di ieri: 6.354; Performance: +25,30% circa.
FTSE-Mib – Minimo di settembre: 13.474; Chiusura di ieri: 15.278; Performance: +13,40% circa.
C’è da ritenersi già fortunati, dunque se si è saliti un poco, con la situazione internazionale area € che sembra peggiorare giorno dopo giorno.
Detto questo, mi dispiace francamente di non riuscire a presentarle una previsione più dettagliata, ma mi sembra onesto dirle che la stessa non si riesce a ottenere, a prezzo di trasformarsi in sciamani e inventarsi fantasticherie, seppur qualcosa deponga più per il “su”, piuttosto che per il “giù” e verso un “intermedio” che trovo tra i 16.120 e i 16.390 punti.
Lì almeno un enigma sarebbe in parte svelato e, nel farlo, l’importante è non scendere sotto i 14.400 punti.


A proposito di Euro. Come vede la situazione del cross col dollaro USA?

Altro bell’inghippo, bel pasticciaccio!
Se si prendesse un grafico a dieci e più anni, non sembrerebbe affatto una valuta in crisi, ma una valuta che si è apprezzata del 90% in circa 7 anni (2001/2008) e che dunque sta ora vivendo la sua più che logica stagione di consolidamento, procedendo in (certamente ampio) laterale, sebbene qualche “fastidio” potrebbe provenire dalla violazione tecnica dello 1,3050, ma potremmo in realtà anche essere vicini a una formazione di minimo di certa rilevanza e valenza.
Si concludesse qui la settimana, avremmo un esito candlestick che mi suggerirebbe quantomeno un po’ di tranquillità.
La settimana che si chiuderà invece il 23 febbraio – tra un mese – ci fornirà moltissimi dettagli in più e se si riuscisse a chiuderla sopra questo 1,3050…
C’è da dire che mi attendo già un movimento reattivo, in grado di portare verso lo 1,3200 e quasi sicuramente prima di quella data.
Dunque tragga lei stesso le conclusioni, anche se è Lei a intervistare me, ma insomma… :-)


Dollaro più debole, ma intanto l’America sta già salendo da un pezzo…

La cosa non mi sorprende affatto.
Mi sorprende – sì ed eccome – il contesto, poiché sta salendo con questo dollaro così… diciamo… più forte del solito.
In effetti, se qualcuno avesse voglia di convertire il grafico dello S&P500 in €, noterebbe subito che i massimi d’inizio maggio dello scorso anno sono già stati abbondantemente superati, nonostante le non brillantissime performance di un settore tipicamente trainante come l’Energy e che evidentemente sta soffrendo maggiormente il dollaro forte o, se si preferisce, l’euro debole.
Al contrario, il superamento dei 1.300 punti è potuto avvenire per l’avanzata di comparti molto ciclici, quali Industrials e Materials che hanno un po’ preso il posto di Tech e Consumer Cyclicals.
Proprio quest’ultimo comparto, fino a ieri, è stato il faro dell’intero listino USA ed è giunto già nei pressi dei massimi del maggio 2011, senza bisogno di conversione in €!
Se il relativo indice settoriale valicasse i 328/330 punti, ecco che McDonald’s (MCD), Walt Disney (DIS), Marriott (MAR), Whole Foods Markets (WFM), con tanti altri titoli in simile e splendida configurazione tecnica, sarebbero ancora molto “pappabili”.
Lo S&P500 ha ora un primissimo e ravvicinato target a 1.335 punti, ma potrebbe anche estendere fino e precisamente in area 1.364 che è pressappoco poi la quota dei massimi di maggio.
E andasse persino oltre (1.425?) non mi sorprenderebbe, ma ne sarei al contempo un poco meravigliato, non glielo nascondo…


Vedo che è tornato ai suoi vecchi e primitivi amori: McDonald’s e i vari titoli USA… Vuole proseguire?

Certamente in momenti così – se qualcuno vuole muoversi con razionalità (e anche un po’ più di rischio) su single stock – l’operatività sui titoli USA è mille volte più fluida, più lineare, rispetto alle strategie che possono attuarsi sui titoli italiani, eccezion fatta per quei quattro con una vaghezza di trend, quali Luxottica, Saipem, Pirelli&C. e Impregilo che sembra uscire sempre meglio dalla fase ribassista di lungo periodo.
Al contrario se si osservasse (è un esempio che serve a riallacciarci) il grafico di Monte Paschi… ecco, lì davvero, si coglierebbe un titolo in piena fase involutiva (conclusa o meno?), tutto quello insomma che dovrei anche attendermi per l’€ e che invece al momento non si vede neppure con un cannocchiale di potenza siderale, nonostante molte valute periferiche si siano apprezzate moltissimo (una per tutte, il dollaro australiano).
E torno più che volentieri a bomba sui titoli USA, giacché è doveroso che sia data anche a noi italiani la possibilità di agire su titoli veramente liquidi e meno “manovrati”.
Sul FTSE-Mib, per ora, si può solamente giochicchiare in trading stretto, ma non è ancora il momento dei grandi guadagni… quelli vengono soltanto dagli USA e dunque:

Settore tecnologia:
• Cisco Systems (CSCO) per obiettivi tra 22 e 23$, dai 19,50 attuali;
• Analog Devices (ADI) per obiettivi tra 46 e 48$, dai 39 circa attuali.

Settore Industrials:
• Union Pacific (UNP) per obiettivi a 123$ e a salire, dagli attuali 110 circa;
• John Deere (DE) per obiettivi addirittura a 120$, dagli 86 attuali.

Quattro titoli dunque glieli ho forniti anche questa volta e ci sentiremo – allora – quando saranno raggiunti i vari obiettivi… Ma tutti!


Scherzoso come sempre, non perde mai la forma?

Quasi ai 50, rimangono soltanto le “forme”!


Per finire in bellezza allora, mi dice due borse, tra quelle dei Paesi Emergenti, che la attraggono maggiormente?

Perché no?
Se me lo chiede, io rispondo!
Son cambiate molte cose qui, rispetto soltanto alla fine dello scorso anno e ci sono stati alcuni “risvegli”, Brasile in testa.
Qui magari occorrerà attendere un breve storno e poi entrare senza indugio.
Ma attenzione anche alle mosse del Messico, in un trend già più consolidato.
Poi Turchia e Cina (la quale, ultima, ha ridotto in modo oltre che specioso la sua consueta volatilità) potrebbero essere le protagoniste dei risvegli più paganti, sebbene in questi due casi sia meglio utilizzare ancora una stop strettina, se non stretta, stretta.
E poi ci sono ancora i miei due cavalli di battaglia, ereditati dallo scorso anno: la Malaysia che a tratti sconsigliavo per la valuta (protagonista in effetti, nel corso del 2011, di un deprezzamento del 10% circa) e l’Indonesia che non ho mai smesso di corteggiare (alla mia età si può!) e qui e ora si può stare su entrambe, sinché non perverrà notizia di qualche cambiamento nel trend.


Buon trading dunque a tutti…
Prudenza soprattutto, ma sempre la filosofia del “sorriso” dovrà ispirarci!




And… never forget!…
Take it easy!