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> Leading Articles > 29 Giugno 2012 - Non Vendere La Pelle dell'Orso, prima di Averlo...

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Nautilus
NON VENDERE LA PELLE DELL’ORSO…

Prima di averlo ucciso!


O forse, suonerebbe meglio "quella del Toro", ma di certo – per l’Italia – sarebbe drammaticamente antinomico parlare di Toro…
Meglio discettare di un Orso malconcio e malinconico che ha semplicemente stentato più volte a dare la zampata finale e ora ha dovuto compiere una mesta, ma altrettanto veloce, ritirata.

Le parole di oggi non possono certo prescindere dai due articoli che le avevano precedute, quelle spese a proposito del Ragionamento Binario, laddove si sottolineava l’imprescindibile necessità di compiere ragionamenti su due piani distinti.



Uno, quando potesse servire, sul piano razionale, dove può starci allora una serie infinita di 0, partendo dalla nascita della crisi e giungendo sino ai varì passaggi della sua gestione, nel suo itinere.
Quanto siglato a Bruxelles, dal mero punto di vista "scientifico", non è e non sarà certo l’ultimo dei tasselli di questo inestricabile puzzle che certo i Governi – se era in 100 pezzi – hanno fatto di tutto perché divenisse di 1.000 e chissà quanti ancora!
Dunque, settimane di tensione, di speranze recise, di illusioni disilluse e mescolate nel brodo dell’incertezza, saremo destinate a viverne ancora.

Ma il compito di un analista – e non utilizzo appositamente il termine "bravo", ma osservatore e un poco smaliziato – è quello di camminare in punta di piedi, sopra questa serie infinita di 0, per cogliere i piccoli 1 disseminati sul terreno ed è a questo livello che deve collocarsi il secondo tipo di ragionamento, quello più irrazionale, ma al tempo stesso maggiormente ragionato.

Il discorso sarebbe molto più complesso e dovrebbe ricadere persino nel socio-politico e dunque non è certo questa la sede per affrontarlo.

Ma in pochissime e brutte parole e per scendere al folto popolo degli (talvolta) ignari risparmiatori:
«Troppo facile sparare sulla Croce Rossa!».

E i frequentatori di questo sito, questo, lo sanno benissimo.
Conoscono dell’imparzialità di chi scrive, della sua onestà nell’ammettere eventuali errori di percorso e della sua posizione di quest’ultimo mese, nel quale attendeva una reazione potente del mercato italiano, al punto di suggerire anche pubblicamente l’acquisto di opzioni sui nostri titoli bancari, opzioni a lungo termine, pur conscio (e per questo si prediligevano le opzioni) dei rischi che ciò poteva comportare.

Tratto dalla intervista per Trend-Online, del 21 Maggio scorso
Tuttavia, taluni finanziari, a cominciare da Unicredit, tra gennaio e oggi hanno disegnato una "onda anomala".
Prima un forte, fortissimo rimbalzo e poi la negazione quasi totale dello stesso, ma – osservando i titoli su scala logaritmica – è un’onda che già visivamente "spacca" l’armonia comunque disegnata nei lunghi ribassi…
È proprio ciò che mi lascia pensare che un "qualcosa" stia per soggiungere.
Una mossa a sorpresa dei mercati?
Altrimenti, le direi già sin d’ora che saremmo quasi senza speranza…
[omissis]
Sul mio sito, ho compiuto un più che approfondito studio su Unicredit, basandomi essenzialmente sulla Teoria di Elliott (da me rielaborata), combinata poi con le Fibonacci Waves. Ne è venuto fuori uno scenario interessantissimo che, tra l’altro (contrariamente alla mia view di lungo e passata) ora me la fa preferire a Intesa.
I tempi ciclici (elemento mancante a chiunque conti semplicemente le onde, perdendosi poi!) sono stati rispettati alla perfezione, soprattutto nella formazione degli ultimi massimi e ultimi minimi.
Per Unicredit, tuttavia, il rischio ad andare direttamente sul titolo è ancora relativamente alto (in mancanza di una vera e propria figura d’inversione) e per questo motivo oggi consiglierei l’acquisto di una call (minimo a tre mesi) e su base molto alta.


Ho citato semplicemente queste fonti, giacché le FW sono avulse dal tam-tam mediatico delle mille newsletter di borsa e "non schierate".
Hanno pubblicato con piacere alcuni interventi per la Varini Publishing, poiché è la cultura e la libera (ma non troppo, poiché anche in questi casi una sorta di auto-censura occorre) circolazione del pensiero a ispirare quel sito.
Due interventi come quelli dell’8 di Giugno e poi quello successivo del 12 Giugno, quando era difficilissimo rimanere con i piedi piantati per terra, dopo la prima delle tre terribili candele nere degli ultimi e rispettivi lunedì.

Le FW dunque non sbandierano in piazza i propri risultati di trading che giornalmente sono messi a segno con chirurgica precisione.
Alle FW interessa tramandare giornalmente un metodo, condito di spunti psicologici fondamentali, metodo del quale per ora soltanto pochi fortunati – mi è lecito chiamarli così? – possono beneficiare.

Ma dunque ora, dopo le trombe e l’ode (anche troppo!) auto-encomiastica, Caro Lettore, ti chiederai:

«Ok, sei stato bravino sino ad adesso, ma ora dimmi cosa succederà, dopo tutto quello che ho dovuto vedere sin qui!»
E tu, Caro Lettore, ne hai tutto il diritto (a chiederlo).
Dovere mio fornirti una risposta!

E dunque ti dirò che il nostro FTSE-Mib ha per ora soltanto posto le basi, per giocarsi un rimbalzo a più lungo respiro.
La risposta in parte l’hai già nel grafico presente nel penultimo link.

Dissi che la vera continuità reattiva si sarebbe avuta e prodotta soltanto al superamento (in chiusura) dei 14.340 punti.
Con la seduta da +6,59%, sulla quale si sono appena spenti i riflettori, ci si è portati a 14.275 punti ma con un FIB che ha battuto proprio 14.350 come ultimo prezzo.

Tutto questo dunque, come dire:
«Amico, in mano hai ottime carte e magari anche vincenti, ma sul tuo rilancio non troverai un "passo" a risponderti, ma dovrai venire a vedere anche le mie carte!»



Il grafico che indicava di verificare il comportamento su 14.340 era su scansione weekly.

◄ Quello su daily time-frame ci dice invece (ma non molto diverso) che la quota chiave passa ancora un filino (quisquiglie!) più in alto:

tra 14.355 e 14.390.

Attualmente – causa il lungo giochiacchiare sui minimi di queste tre ultime settimane – il FTSE-Mib si presenta lievemente in ritardo sulla tabella di marcia, dettatagli dalle FW stesse, ma il superamento di area 14.400 (che ora appare davvero molto probabile) dovrebbe quasi sicuramente fornire quella corretta accelerazione per giungere in tempo (17/18 Luglio) all’appuntamento successivo, dunque per le prossime due settimane il rialzo non dovrebbe compiere fatica a stendersi almeno verso quota 15.500.

Non mancheranno certo momenti di dubbio e insicurezza, ma la giornata di oggi – come per il ribasso – è di quelle che lasciano il segno… e il gap!