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> Leading Articles > 31 Agosto 2012 - Mi Scappa la Pipi', FED!

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Nautilus
I DUBBI di “BERNACCA”

Non mi Scappa Più, Mamy FED!


E mentre le agenzie dell’intero mondo (e non) battevano la notizia che a Bernanke non scappava più la pipì e quindi non avrebbe riversato nuova liquidità nel sistema, pur avendo ancora evidenziato la debolezza dell’economia statunitense, non mancando tuttavia di sottolineare l’efficacia dei primi due interventi di Quantitative Easing, etc. etc…

… sebbene le intenzioni fossero di immettere nuova liquidità in circolo e che è comunque altamente preventivabile che la manovra slitterà soltanto a settembre, etc. etc…




… E così, mentre gli investitori erano tutti a interrogarsi se allora era meglio uscire dai mercati o se piuttosto restarvi impiombati dentro a soffrire…

… Questo sito, in diretta, annunciava che:

La “lettera” sul discorso di Bernanke è solo un’ottima occasione per saltar dentro al mercato!

Erano le h. 16.04.
Il nostro FIB passava da 15.000 a 14.860 punti, nel giro di pochissimi istanti, per poi andare nel finale addirittura oltre i 15.100/110, “promettendosi” così uno spumeggiante avvio di settimana prossima, se soltanto Wall Street non invertisse drammaticamente rotta, da qui al finale.
Certamente per l’America, la soluzione migliore sarebbe una chiusura di S&P500 superiore ai 1.414,75 punti.
Mancano ancora tre ore, tuttavia alla campanella finale e mancano circa dieci punti a che ciò si materializzi.

Domenica dunque vedremo gli esiti finali di questa seduta dai contorni un po’ thriller, thriller come abitudine, se qualcuno non fosse stato pronto alle mosse da attuare…


Pavia, 2012, August the 31th h. 19.00



Come ancor meglio si era avuto modo di vedere dal Chart of The Week la chiusura “minima e richiesta” per lo S&P500 era quella compresa tra i:
1.408,37 e
1.414,75 punti,
la quale rappresentava e costituisce ancora una sorta di “gabbia infernale”.
Negli ultimi 5 minuti, l’indice ha tentato la sortita, segnando un 1.409,32, ma finendo per chiudere “soltanto” a 1.407,30 punti, dunque proprio appena sotto il primo livello.

Questo fattore, di per sé, non preoccupa più di tanto, poiché anzi il rischio era che l'indice USA procedesse nuovamente in accelerazione, come era accaduto già il 21 di Agosto appena trascorso e ciò può scorgersi proprio nel Chart of The Week appena sopra richiamato (ellisse).

Resterà invece da vedere quale tipo d’implicazioni tutto ciò potrà recare ai mercati europei, con un DAX già entrato in una fase maggiormente riflessivo-correttiva e con un FTSE-Mib invece ancora decisamente più forte e volitivo, il quale ha tuttavia chiuso (anch’esso, come lo S&P500) appena sotto il primo livello cruciale, ossia quei 15.110 punti (recuperati invece dal FIB nei 15 minuti conclusivi), quota che proviene direttamente dalla lettura del grafico sottoriprodotto.




FTSE-Mib - Grafico Daily, con Candlestick Fibonacci Projections



Vi è sicuramente da dire che il nostro indice, con la seduta conclusiva della settimana, si è in ogni caso districato molto bene dal “pantano” nel quale si era cacciato lui stesso, vale a dire quell'area intorno ai 14.800/900 punti e, dalla quale, fatica alcuna avrebbe compiuto a scendere e in un attimo verso l'ancor più pericolosa cifra dei 14.500 punti.

Al contrario, il long white body finale, in antitesi al minuto black real body di giovedì (ellisse) dovrebbe avere fugato ogni dubbio in merito o allontanato almeno fortemente le probabilità che ciò avvenga.
Per converso, rimane tutto ancora da verificare se il nostro indice sarà in grado e quasi in solitario (per quel che concerne le piazze europee) di muovere verso il cluster resistenziale appena superiore.

Questo elemento sarà poi quello che davvero potrà creare tutta la differenza, da oggi e fino al termine del 2012.

Se il grafico, nella sua parte inferiore, mostra infatti il costante recupero nei confronti del più “europeo” EuroStoxx50 (freccia), la vera "rimonta" sarà da compiere proprio sull'indice tedesco e, tra oggi e il 2013, dovrà concretarsi in un recupero di performance gap, nei confronti dello stesso di almeno e come minimo un 25% relativo.
Tradotto in parole semplicissime, ciò vorrebbe significare che, di fronte a un +15% eventuale dell'indice tedesco, il FTSE-Mib dovrà rispondere con almeno un +40%!

Ecco allora – e mi ripeto fors'anche – che, davanti a un simile risultato, non occorrerà alcuna Angela Merkel, a dirci:
«Ce la potrete fare anche da soli!»,
giacché – ne siamo più che certi – noi, i responsi li cercheremo prima e soltanto nelle reazioni dei mercati!

Un unico dubbio mi pervade e mi si è aggirato per la testa, mentre scrivevo tutto quanto sopra…
Risiede il “tarlo” nel comportamento dell’€, il quale nelle ultime due sedute ha persino provato ad assaggiare l’aria che si respira a quota 1,2650 e lo ha fatto proprio nel momento in cui l’indice DAX sembrava raggiungere i suoi top di periodo.
E se allora, lo stesso € non esprimesse più (maggiormente) la forza della Germania, ma il recupero di credibilità di economie, quali quella italiana in primis?
In fasi come queste, allora rimpiango davvero la vecchia Lira, poiché almeno avrebbe consentito il più “classico” raffronto LIT/DEM… ahimè, ormai perduto…


Pavia, 2012, September the 2nd


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