In questo grafico esaminiamo invece l’indice tedesco, DAX30.

È palese intanto il “ritardo” accumulato dallo stesso, nei confronti del nostro FTSE-Mib, andato oltre i massimi intra-day del 21/06.
A livello di chiusura anche il DAX appare superiore, ma la chiusura stessa è avvenuta su un livello (6.416,28), inferiore ai top del 21 medesimo, @ 6.427,49.

A tal fine sarà soltanto necessario confrontare in un’occhiata tale dinamica con quella del FTSE-Mib e proposta nel Chart of The Week.
E torno spesso su questo fatto, proprio per la convinzione che, al di là delle parole della Merkel, sia fondamentale osservare le sentenze che, giorno dopo giorno, ci giungono dai mercati: e in questo periodo – e di qui a fine anno – il FTSE-Mib dovrà proseguire costantemente a far meglio dell’indice tedesco, riducendo così il fortissimo gap negativo, creatosi addirittura dal 2007 a oggi.

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Questo potrà essere davvero e forse l’unico segnale che le mosse dei Governi stiano effettivamente andando nella giusta direzione.

Ma vediamo quali sono i livelli importanti per il DAX che, comunque, in un eventuale scenario di forte rimbalzo, potrebbe muovere (magari più compassato, ma muovere!) al rialzo anch’esso.

Allora individuo l’importantissima e vicinissima mini-banda, tra:
•       6.423 (e si è fermato a un nonnulla, uno 0,1% circa);
•       6.433, in seconda e ravvicinatissima battuta.

Altri livelli interno sito.